Tori Camargue

Toro

Neri e cattivi? Un mito da sfatare... solo scuri e molto permalosi.

Cartello di pericolo Inquietante vero? La prima volta che lo lessi non vi nascondo che mi diede un brivido sinistro. Questo cartello in Italia si può leggere nell'unico allevamento che si è preso il mal di pancia di allevare il turbolento bovino francese: Allevamento Spiaggia Romea.


Vacca
Il toro in Camargue riveste senza dubbio un ruolo molto più importante del cavallo, dunque parlare di cavalli Camargue senza parlare dei tori è un po' come parlare della pizza e non pensare all'Italia. Il nero bovino è antico quanto il cavallo e con esso ha diviso le paludi del delta del Rodano praticamente da sempre. Anch'esso molto robusto e frugale, è più piccolo dei bovini europei classici, è molto più agile (non dimentichiamo che stiamo parlando di un selvatico), e soprattutto più aggressivo. Protagonista di giochi incruenti per l'animale, ma pericolosissimi per i partecipanti umani, il toro in Camargue è oggetto di una passione che paragonerei a quella che in Italia c'è per il calcio. Se da noi al 'Bar Sport' si parla di calcio, da loro si parla di tori. Il nero bovino tutte le domeniche è al centro di qualche arena di paese per la sua brava 'Curse a la cocarde'.
 
  E il cavallo che centra in tutto questo? Se nell'arena il protagonista è il toro, fuori lo è il cavallo. E' con i cavalli che, in mezzo agli acquitrini, si va a separare i tori per prepararli alla gara (triage) e con loro si corre lungo le strade dei paesi per portare i bovini nelle arene (abrivado) e sempre i cavalli a sera si lanciano nuovamente per le strade per riportare le mandrie al pascolo (bandido).
 
  Triage
 
  E' l'equivalente del 'cutting' della monta western. Non vi ho detto niente? Cercherò di spiegarmi meglio. La mattina, quando ci sono da portare i tori in arena, i gardians li radunano in recinti sempre più stretti fino ad una piccola arena con un recinto chiuso in fianco. In questo recinto si compie il triage. I tori vengono spinti tutti in un angolo ed un piccolo gruppo di gardians li fronteggia per tenerceli. Uno di loro avanza nella mandria e scegliendo con molta cura, deve dividere pochi capi da portare via, generalmente tre. Questi tre bovini vengono separati uno alla volta e spinti in un corridoio per poi essere portati in abrivado. Tutta la manovra deve essere compiuta in tranquillità per non scaldare eccessivamente la mandria. In Francia mi è capitato di assistere ad un triaghe in occasione di una loro festa popolare, i gardianne professionisti si distinguevano subito. Mentre gli altri entravano urlanti nella mandria e ci mettevano anche dieci minuti per sbrancare un singolo toro, il gardianne professionista guardava, entrava nella mandria e in due minuti sbrancava i suoi tre tori, senza emettere un suono.
 
  Abrivado
 
Abrivado
Abrivado sotto le mura storiche di Aigues-Mortes

Si tratta 'semplicemente' di portare i tre tori separati col triage all'arena del villaggio. Non è semplice. In questo caso a parteciparvi è un nutrito gruppo di binomi, i cavalli devono essere disposti a triangolo e nel centro vanno incastrati i bovini. Incastrati è il termine più indicato, visto che generalmente hanno talmente poco spazio che si ritrovano con le corna appoggiate al posteriore dei cavalli che stanno loro di fronte. I tori alla partenza sono comprensibilmente un pochetto carichi quindi si parte al galoppo, poi per le strade l'andatura si smorza, soprattutto a seconda della distanza tra l'arena di campagna e quella del paese. In paese poi, vuoi per lo spettacolo, vuoi per il rischio di perdersi qualche soggetto, il ritmo torna frenetico e si galoppa fino all'arena.
 
  Bandido
 
  E' il contrario dell'abrivado: i tori verso sera devono tornare al pascolo, e qualcuno li deve indirizzare. Si tratta di una fase delicata ma più semplice; il bovino non deve essere convinto, ci va da solo a casa. I tori vengono mollati a gruppi e qualche binomio, generalmente tre/quattro, si affianca per evitare deviazioni ed al galoppo si torna indietro per le vie di paese.